mercoledì 25 gennaio 2023

L'impianto elettrico di una casa per MCS ed EHS

Sia la Sensibilità Chimica Multipla che l'Elettrosensibilità sono patologie organiche caratterizzate da un aumento dello stress ossidativo e da una ridotta capacità di metabolizzazione delle sostaneze xenobiotiche.

Che fare contro lo stress ossidativo?

Innazitutto basta evitare le fonti che aumento lo stress: le tossine alimentari, le tossine ambientali e le esposizioni elettromagnetiche.

La letteratura scientifica ha chiarito in modo inequivocabile, infatti, che i campi elettromagnetici determinano un aumento dello stress ossidativo, anche per esposizione molte volte inferiori agli attuli limiti di legge.

Anche se le agenzie di salute pubblica, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ritengono che il corpo umano sia in grado di "compensare" l'aumento dello stress ossidativo che si osserva con le esposizioni elettromagnetiche a piccole dosi, una parte della comunità scientifica ritiene che questo sia proprio sia responsabile, per esposizioni croniche di lungo periodo, dell'aumento di cancro e di altre patologie neurodegenerativhe che si osserva in alcuni studi epidemiologici.


Limitare i campi elettromagnetici di bassa frequenza

I campi elettromagnetici di bassa frequenza presenti nel nostro ambiente di vita sono quelli a 50 Hz, che sono emessi dal trasporto e dal consumo di energia elettrica, cioé dagli elettrodotti e dagli elettrodomomestici. 

Nel 2002 l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione ha classificato questi campi come "possibile cancerogeno per l'Uomo" (classe 2B) perché si è osservato un aumento del rischio di leucemie nei bambini per esposizioni di 0,2 MicroTesla.

Gli attuali limiti di legge in Italia prevedono come esposizione massima accettabile 10 MicroTesla, mentre i nuovi edifici devono essere costruiti ad una distanza sufficiente da elettrodotti per non superare l'esposizione a 3 MicroTesla.

La bioarchitettura insegna che per ridurre le esposizioni ai campi elettromagnetici di bassa frequenza bisogna:
  • abitare lontano dalle linee dell'alta tensione;
  • allontanare o schermare adeguatamente le cabine dell'alta tensione;
  • allontanare dai luoghi di soggiorno o schermare adeguatamente i cavi portanti della corrente elettrica lungo i piani dei palazzi;
  • utilizzare impianti elettrici distributi "a stella" così che ciascun punto presa e punto luce sia servito da un solo cavo proveniente dal quadro elettrico;
  • installazione di un disgiuntore di rete per bloccare il passaggio di corrente nei fili elettrici quando nessun elettrodomestico è in uso (di solito si esclude il cavo che porta la corrente al frigorifero);
  • utilizzare cavi schermati (attenzione questi cavi sono più larghi e richiedono delle canaline leggermente più ampie del normale).


Limitare i campi elettromagnetici di alta frequenza (radiofrequenza)

La radiofrequenza è quella che viene utilizzata da tutte le comunicazioni senza fili, come cellulari, telefoni cordless, babymonitor, smart meter, allarmi radio, radar, Wi-Fi, Bluetooth e 5G.

Nel 2011 anche la radiofrequenza stata classificata come "possibile cancerogeno per l'Uomo" (classe 2B) perché alcuni studi hanno osservato un aumento del rischio di tumori cerebrali negli utilizzatori dei cellulari.

Strategie anti-elettrosmog di Casa Vallebona

A Casa Vallebona è stato realizzato un impianto elettrico a stella con cavi schermati ed è stato installato un disgiuntore. 

Per garantire a tutti gli ospiti di utilizzare Internet senza esporsi al Wi-Fi, ogni stanza è dotata di telefono e di prese ADSL.

Le lampadine più adatte

Alcune persone ipersensibili reagiscono allo sfarfallio delle lampadine al neon e a quelle fluorescenti compatte. 
Per questo motivo a Casa Vallebona sono utilizzate lampadine alogene e quelle LED a luce calda, che hanno un effetto di luce più naturale e soprattutto contengono una minore quantità di luce blu che può essere stimolante per il sistema nervoso.



Per saperne di più consulta il libro "La casa della buona salute" Libreria Editrice Fiorentina