Sia la Sensibilità Chimica Multipla che l'Elettrosensibilità sono patologie organiche caratterizzate da un aumento dello stress ossidativo e da una ridotta capacità di metabolizzazione delle sostaneze xenobiotiche.
Che fare contro lo stress ossidativo?
Innazitutto basta evitare le fonti che aumento lo stress: le tossine alimentari, le tossine ambientali e le esposizioni elettromagnetiche.
La letteratura scientifica ha chiarito in modo inequivocabile, infatti, che i campi elettromagnetici determinano un aumento dello stress ossidativo, anche per esposizione molte volte inferiori agli attuli limiti di legge.
Anche se le agenzie di salute pubblica, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ritengono che il corpo umano sia in grado di "compensare" l'aumento dello stress ossidativo che si osserva con le esposizioni elettromagnetiche a piccole dosi, una parte della comunità scientifica ritiene che questo sia proprio sia responsabile, per esposizioni croniche di lungo periodo, dell'aumento di cancro e di altre patologie neurodegenerativhe che si osserva in alcuni studi epidemiologici.
Limitare i campi elettromagnetici di bassa frequenza
- abitare lontano dalle linee dell'alta tensione;
- allontanare o schermare adeguatamente le cabine dell'alta tensione;
- allontanare dai luoghi di soggiorno o schermare adeguatamente i cavi portanti della corrente elettrica lungo i piani dei palazzi;
- utilizzare impianti elettrici distributi "a stella" così che ciascun punto presa e punto luce sia servito da un solo cavo proveniente dal quadro elettrico;
- installazione di un disgiuntore di rete per bloccare il passaggio di corrente nei fili elettrici quando nessun elettrodomestico è in uso (di solito si esclude il cavo che porta la corrente al frigorifero);
- utilizzare cavi schermati (attenzione questi cavi sono più larghi e richiedono delle canaline leggermente più ampie del normale).
Limitare i campi elettromagnetici di alta frequenza (radiofrequenza)
Le lampadine più adatte