sabato 26 aprile 2025

La casa della buona salute per MCS ed EHS: il ruolo centrale degli impianti

Progettare una casa salubre significa occuparsi non solo dei materiali da costruzione, ma anche – e soprattutto – della qualità dell’aria, dell’acqua, della gestione del calore e della sicurezza elettromagnetica.

Gli impianti rappresentano il cuore nascosto dell’abitazione: sono invisibili, ma fondamentali per chi ha la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), l’Elettrosensibilità (EHS) o delle allergie ambientali.

In questo articolo esploriamo in modo pratico e scientificamente fondato come devono essere pensati e realizzati gli impianti in una “casa della buona salute”.

1. Respirare bene: ventilazione e purificazione dell’aria indoor

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’aria indoor è spesso da 2 a 5 volte più inquinata di quella esterna. Ciò è particolarmente grave per chi trascorre molto tempo in casa o per chi ha patologie respiratorie e sensibilità chimica.

Quali sono le fonti principali di inquinamento interno?

  • Mobili industriali (rilascio di formaldeide e VOC);
  • Vernici, siliconi, sigillanti, colle;
  • Legni trattati, legno truciolare;
  • Pesticidi e insettici;
  • Profumatori d’ambiente e prodotti per la pulizia;
  • Umidità e muffe causate dalla cattiva ventilazione e dalla scarsa illuminazione.

Soluzioni consigliate:

  • Ventilazione naturale passiva: sfruttare le differenze di temperatura tra sud e nord per generare movimento d’aria.
  • Scambiatori d’aria: piccoli dispositivi che permettono il ricambio continuo e filtrato dell’aria, mantenendo costante la temperatura interna.
  • Purificatori d’aria portatili: con prefiltri metallici, filtri HEPA, carbone attivo. Preferibili modelli in metallo, privi di profumazioni.
  • Stanza rifugio in pressione positiva: una camera sigillata in cui un purificatore immette aria filtrata, creando una leggera sovrappressione che impedisce l’ingresso di odori o VOC.

·        Il Dott. William J. Rea scriveva nei suoi libri che più l’aria esterna è inquinata più bisogna purificare l’aria interna alla casa. Questo si può fare sigillando bene ogni apertura della casa, come porte, finestre e prese d’aria, e poi purificando l’aria che entra in casa attraverso sistemi di ventilazione e filtraggio compatibili con la MCS e la EHS, ovvero senza filtri chimici.  

La Dott.ssa Grace Ziem nel suo “Piano di controllo ambientale per pazienti con sensibilità chimica” spiega chiaramente che vanno evitati ozonizzatori, perché irritano le vie aeree, ma anche ionizzatori artificiali, aromatizzatori, e purificatori con filtri chimici.



2. Clima interno: riscaldamento e raffrescamento a basso impatto

Il sistema di riscaldamento incide sulla qualità dell’aria, sulla presenza di campi elettromagnetici e sul comfort generale.

Le opzioni migliori:

  • Riscaldamento a pavimento con posa a chiocciola: distribuisce il calore in modo uniforme, senza ventilazione forzata (questo è il sistema adottato a Casa Vallebona).
  • Radiatori in acciaio o pietra preverniciati a caldo: non rilasciano VOC, sono ben tollerati anche da chi ha MCS.
  • Stufe elettriche a infrarossi o a pietra refrattaria: ideali per piccoli ambienti o come riscaldamento d’emergenza (ci sono stufe alogene a Casa Vallebona).
  • Pompe di calore solo in climi miti o abbinate a impianti geotermici (a Casa Vallebona dove si può arrivare facilmente sotto zero l’impianto di pompa di calore, nonostante fosse certificato per funzionare a -15 gradi, in realtà non riusciva a riscaldare d’inverno).

Attenzione a:

  • Le caldaie a GPL vanno bene solo se a condensazione (così le abbiamo a Casa Vallebona);
  • Stufe a legna o camini aperti: sconsigliati per via di fumi e particolato (a Casa Vallebona c’è una stufa a legno sigillata che serve solo in caso di emergenza perché, se va via la corrente per più giorni, almeno ci si può scoldare, ma non accende mai);
  • Ventilconvettori e split dell’aria condizionata: da usare con filtri meccanici e con attenzione ai campi EMF.

3. Acqua pura e sicura: tubazioni e filtri

L’acqua è un elemento chiave nella salute. Il Dott. William Rea sottolineava quanto l’acqua naturale e viva sia essenziale per la detossificazione del corpo. L’acqua ideale è quella di sorgente non trattata perché più “viva” e ricca di ioni che invece si perdono con i trattamenti chimici della depurazione.

Soluzioni consigliate:

  • Rubinetti in acciaio certificato CE, senza saldature o colle.
  • Tubi in multistrato o acciaio avvitato, privi di rilascio di metalli pesanti.
  • Filtri meccanici per calcare, in nylon o poliestere alimentare, non filtri al fluoro.
  • Docce con filtro a carbone attivo per eliminare cloro e VOC soprattutto in città dove l’acqua può essere pesantemente trattata.

Evitare sempre: tubazioni in rame o piombo, rubinetti economici non certificati, filtri fluorati, osmosi inversa se non integrata con reintegro salino.

4. La salubrità elettromagnetica

L’impianto elettrico deve essere progettato per minimizzare le emissioni elettromagnetiche, particolarmente importanti per chi vive con EHS.

Consigli:

  • Disgiuntori automatici nella camera da letto;
  • Assenza totale di Wi-Fi e cordless;
  • Schermatura elettromagnetica passiva (vernici, reti metalliche) nei casi più gravi;
  • Cavi elettrici schermati.

A Casa Vallabona già in fase di progettazione si è scelto di investire economicamente di più per l’impianto elettrico realizzandolo a stella (ogni presa collegata con un cavo al pannello elettrico), usando il disgiuntore per ogni camparto di prese e di luci di ciascuna stanza, usando cavi schermati che bloccano il campo elettromagnetico e si usano generalmente in situazioni dove è necessaria l’assenza di interferenze; sono state inserite, inoltre, prese Internet in più punti di ogni stanza al fine di rendere non necessaria la connessione Wi-Fi che, infatti, è completamente eliminata e vietata.

5. Igiene, disinfezione e sicurezza

  • Pulizia: usare solo perossido di idrogeno o alcol buongusto al 95%, evitare cloro, ammoniaca, candeggina.
  • Siliconi: scegliere solo quelli neutri, inodori, “per acquari”.
  • Saune: solo in legno non trattato, senza colle, senza profumazioni.


Vuoi realizzare una casa come Casa Vallebona?

La fonte di questo articolo è il libro “La casa della buona salute” di Francesca Romana Orlando che ha realizzato abitazioni e camper per MCS ed EHS sulla base dei principi dell’Ecologia Clinica del Dott. William J. Rea e della Medicina Ambientale tedesca.

Ogni dettaglio – dai materiali ai filtri, dai sistemi di ventilazione alla cucina in muratura – è stato pensato per garantire un ambiente sicuro volto al recupero della salute anche per persone con altissima sensibilità all’ambiente.

Per approfondire questi temi puoi:

·  richiedere una consulenza di coaching a Francesca Romana Orlando per ristrutturare o costruire ambienti sicuri;

·  leggere il mio libro “La casa della buona salute”, pubblicato con Libreria Editrice Fiorentina;

·  seguire i corsi sull’edilizia per MCS ed EHS su Patreon dove imparerai a scegliere i materiali, gli impianti, le tecniche costruttive per proteggere la tua salute e quella della tua famiglia.



martedì 15 aprile 2025

Zero inquinamento indoor: a Casa Vallebona puntiamo tutto sulla qualità dell'aria!

 A Casa Vallebona offriamo ospitalità a persone con allergie, Sensibilità Chimica Multipla e Ipersensibilità Elettromagnetica in un ambiente confortevole e sicuro, che è stato progettato per creare un'accoglienza ottimale.

La casa si trova in un boschetto incantevole nel cuore del Parco dei Monti Lucretili. Intorno non ci sono attività agricole, commerciali o industriali, ma c'è una Natura incontaminata.

Noi abbiamo fatto il nostro meglio per creare anche all'interno un ambiente pulito e ideale per chi soffre di ipersensibilità ambientali. Ti raccontiamo come abbiamo fatto!



Inquinamento indoor

Nell’immaginario comune, il pericolo si nasconde all’esterno: smog, traffico, industrie. Eppure, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, trascorriamo in media il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi — case, uffici, scuole, mezzi pubblici. Questo ha trasformato la qualità dell’aria indoor (IAQ, Indoor Air Quality) in uno dei fattori più rilevanti per la salute umana.

Molti lo ignorano, ma l’aria che respiriamo dentro casa può essere più inquinata di quella esterna, anche di 5 o 10 volte, a causa della presenza di VOC, formaldeide, particolato fine, muffe, residui di detergenti e fragranze sintetiche

Per chi soffre di Sensibilità Chimica Multipla (MCS), allergie, asma o patologie respiratorie croniche, questi contaminanti possono diventare un ostacolo alla vita quotidiana. Ma anche le persone sane ne risentono, spesso in modo subdolo e cumulativo. 


Il pericolo invisibile 

Tra gli agenti più pericolosi presenti nelle abitazioni moderne troviamo:

  • VOC – Composti Organici Volatili
    Sono sostanze che evaporano facilmente a temperatura ambiente. Si sprigionano da vernici, colle, mobili in truciolato, prodotti per la pulizia, candele profumate e deodoranti d’ambiente. Tra questi, alcuni sono classificati come cancerogeni probabili o certi, come il benzene, il toluene, la formaldeide.
  • Formaldeide
    Presente in molti arredi industriali (truciolato, MDF), è un gas irritante per occhi, naso e gola, e classificato dalla IARC come cancerogeno per l’uomo. Viene emesso per anni, anche da mobili “nuovi”.
  • Particolato fine (PM10, PM2.5)
    Può derivare dalla combustione (stufe, cucine), dal fumo di sigaretta o dalla degradazione di materiali sintetici (come i tessuti in poliestere). Penetra in profondità nei polmoni e può causare infiammazioni sistemiche.
  • Profumi e fragranze sintetiche
    Vengono aggiunte a detergenti, cosmetici, tessuti e deodoranti per ambiente. Come evidenziato da numerosi studi (Steinemann, 2017; 2020), sono associate a disturbi neurologici, respiratori e dermatologici anche a bassi livelli di esposizione​articolo deodoranti​.

Come si monitora e si purifica l’aria

La buona notizia è che migliorare la qualità dell’aria in casa è possibile. I principali strumenti sono:

  • Monitoraggio dell’aria indoor
    Con sensori specifici è possibile misurare la concentrazione di VOC, formaldeide, CO₂, umidità e particolato. Esistono strumenti domestici accessibili che forniscono una panoramica in tempo reale.
  • Ventilazione naturale e meccanica controllata (VMC)
    Aprire regolarmente le finestre resta un gesto semplice e potente. Nei climi o contesti più critici, sistemi VMC con filtri HEPA e a carboni attivi sono una soluzione efficace.
  • Eliminazione delle fonti di inquinamento
    È la strategia più importante: evitare i materiali e i prodotti che rilasciano sostanze nocive.
  • Purificatori d’aria certificati
    Utili in spazi critici, ma non sostituiscono la rimozione delle fonti inquinanti.

L’aria di Casa Vallebona: senza chimica, senza odori, naturalmente sana

A Casa Vallebona, la qualità dell’aria è stata il cuore del nostro progetto.

Situata nel Parco dei Monti Lucretili, lontana da fonti di traffico e inquinamento, la casa si trova in un contesto ambientale naturale e non contaminato, dove l’aria esterna è già di per sé un elemento terapeutico. Ma la vera forza è nell’interno:

🔹 Nessun materiale industriale tossico: niente MDF, laminati, truciolato, colle sintetiche.
🔹 Vernici naturali e prive di VOC: a base di calce e pigmenti minerali, senza oli essenziali.
🔹 Arredi in legno massello scelto tra essenze poco terpeniche: acero, castagno, pioppo, faggio.
🔹 Mobili in muratura o metallo/ceramica: totalmente inerti, senza rilascio di particelle.
🔹 Tessuti senza trattamenti chimici o profumazioni: lavati con detergenti naturali e senza enzimi.

La casa è gestita con una politica di diveto di profumazioni (fragrance free),e una cura particolare per la camera da letto, che è considerata un vero e proprio “santuario” dal Dott. William Rea, uno dei pionieri della medicina ambientale. È qui che il corpo può davvero disintossicarsi durante il sonno, privo di interferenze chimiche o elettromagnetiche.


Vuoi imparare a gestire la tua casa secondo le regole della MCS ed EHS?

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 Se preferisci leggere il libro puoi acquistare "La casa della buona salute" in tutte le librerie oppure online.


lunedì 31 marzo 2025

Forest Bathing: la scienza conferma che il bosco è una medicina

In un mondo sempre più iperconnesso e inquinato, il ritorno alla natura non è solo un bisogno dell’anima, ma una vera e propria necessità per la salute. Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno confermato ciò che molti di noi sentono istintivamente: immergersi nel verde fa bene.

Il bagno di foresta

Una delle pratiche più studiate in questo senso è il Forest Bathing, o Shinrin-yoku, termine giapponese che significa letteralmente "bagno di foresta". Attenzione: non si tratta di fare trekking o sport, bensì di un’esperienza lenta e profonda di connessione con l’ambiente naturale.

Cosa dice la scienza?

Uno studio pubblicato nel 2023 sulla rivista Environmental Health and Preventive Medicine ha mostrato che trascorrere anche solo un paio d’ore in un bosco può:

  • Ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress
  • Migliorare la funzione immunitaria
  • Diminuire la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca
  • Aumentare la concentrazione e il senso di benessere generale

Non è magia: i terpeni, sostanze volatili rilasciate dagli alberi, sono veri e propri alleati della nostra salute, capaci di influenzare positivamente il sistema nervoso e il sistema immunitario.

Casa Vallebona: la natura come terapia 

Nel cuore del Parco dei Monti Lucretili, è stata progettata un’abitazione unica nel suo genere che intende offrire un’esperienza di rigenerazione profonda, sicura e accessibile anche a chi convive con MCS, EHS o allergie ambientali. È Casa Vallebona.

Qui il forest bathing non è un’attività da prenotare: è lo sfondo naturale di ogni giornata.

La casa è immersa in un bosco vivo e sano, lontana da fonti elettromagnetiche, da campi coltivati e da impianti industriali.

L’edificio in pietra è stato ristrutturato secondo i principi della bioarchitettura e dell’Ecologia Clinica.
I materiali sono privi di sostanze chimiche irritanti, e l’aria che si respira anche dentro casa è purissima, fresca, naturalmente filtrata dalla vegetazione.
Anche l’ambiente sonoro è terapeutico: niente traffico, solo canti di uccelli, fruscio delle foglie e silenzi preziosi.

Non è solo vacanza. È prevenzione.

Per chi vive in ambienti urbani inquinati o soffre di sensibilità ambientali, anche pochi giorni in un luogo come Casa Vallebona possono rappresentare un reset fisiologico e mentale.

Non servono dispositivi, terapie invasive o farmaci: basta la natura, quella vera.



Vuoi realizzare una casa per la buona salute?

L’esperienza di costruzione e ristrutturazione di Casa Vallebona secondo i principi della medicina ambientale è diventata un libro: “La Casa della buona salute”, edizioni LEF.

Nel libro viene trattato ogni aspetto della gestione della casa: dai materiali all’impianto elettrico, dai sistemi di riscaldamento, alla cucina in muratura. Ogni dettaglio è stato pensato per curare attraverso l’ambiente.

Se desideri ristrutturare o costruire ambienti sani e creare abitazioni sicure per MCS ed EHS scrivi a vallebonahouse @ gmail.com

Corsi di bioedilizia per MCS ed EHS

Per approfondire questi temi puoi seguire i corsi sull’edilizia per MCS ed EHS su su Patren:  https://www.patreon.com/c/francescaromana/shop

Imparerai, passo passo, a scegliere materiali, impianti, trattamenti e a proteggere davvero la tua salute e quella della tua famiglia.

Trovi il libro “La casa della buona salute”, edizioni LEF, in tutte le librerie e online.

mercoledì 19 luglio 2023

La climatizzazione naturale per MCS ed EHS

Temparatura e umidità

Il Dott. William J. Rea, nei suoi libri riguardanti la costruzione di Unità Ambientali Controllate per persone con Sensibilità Chimica Multipla (MCS) ed Elettrosensibilità (EHS) ha dedicato un ampio spazio al controllo della temperatura e dell'umidità. 

Chi soffre di patologie croniche, infatti, spesso risente molto di questi due parametri al punto che la sua capacità di funzionare più dipendere moltissimo da questi fattori. Nell'esperienza del Dott. Rea più è serio il livello della patologia, minore è il range di temperatura/umidità in cui il paziente riesce a funzionare.

Si parla in questi casi di meteropatia che può essere molto variabile. Alcune persone funzionano bene solo con climi caldi secchi, altri con climi caldo-umidi, altri ancora funzionamo meglio con il freddo secco, ma è molto raro che i pazienti con patologie croniche stiano bene in climic freddi e umidi.

Per questo motivo la realizzazione di Casa Vallebona ha dedicato un lungo studio preliminare ai fattori di temperatura e umidità attraverso una buona progettazione della ventilazione.

La muratura ventilata

Quando abbiamo progettato Casa Vallebona ci siamo preoccupati degli sbalzi climatici. In montagna, infatti, fa molto freddo, ma in alcuni periodi dell'estate le temperature possono arrivare a 30-35 gradi e servono, perciò, delle misure per rendere confortevole la temperatura degli ambienti interni.

Poiché molte persone con MCS soffrono anche di Elettrosensibilità (EHS), non sempre è possibile usare ventilatori o condizionatori elettrici.

La nostra soluzione per garantire un ottimo confort a tutti è stata creare una controparete di mattoni forati interna alla muratura in pietra. Questo ha permesso, da una parte di creare una buona ventilazione che aiuta anche prevenire la formazione di muffe e, dall'altra di creare una camera d'aria di compensazione climatica.

Questo ha portato a rinunciare a qualche centimetro di spazio interno, ma ha permesso di garantire una muratura sana e sufficientemente coibentata per superare gli sbalzi termici.

Al fine di promuovere ulteriormente la ventilazione nella camera d'aria interna alla muratura, sono state inserite delle bocchette d'aria. La differenza tra le bocchette esposte a Nord e quelle più calde esposte a Sud favorisce i moti convettivi dell'aria.


Che soluzioni naturali si possono adottare per rinfrescare la casa?

Innanzitutto bisogna conoscere l'esposizione della casa e le direzioni dei venti. In linea generale si consiglia di tenere le finestre chiuse e le serrande abbassate nelle ore più calde soprattutto se il sole colpisce direttamente le finestre.

Bisogna cercare di aprire le finestre e far arieggiare la stanza la mattina presto e la sera, facendo attenzione alla direzione dei venti. In alcuni luoghi, per esempio, ci può essere una buona qualità dell'aria la mattina, ma non la sera o viceversa. Quando si parla di ventilazione, infatti, bisogna ricordarsi di dare priorità alla qualità dell'aria esterna.

Un'altra possibile misura è posizionare un condizionatore o un deumificatore in una zona centrale della casa così che possa raffreddare anche le stanze vicine senza che il campo magnetico disturbi la persona sensibile.

Un'altra soluzione interessante per chi ha una casa autonoma è la decorazione delle murature esterne con edera che tiene fresca la casa e anche cercare di circondare la casa di alberi, ma non troppo vicini perché l'eccesso di ombre è motivo di proliferazione di muffe.



Foto di Mikes-Photography da Pixabay

Per saperne di più su come progettare, realizzare o semplicemente gestire una casa per persone con MCS ed EHS puoi leggere il libro "La casa della buona salute" pubblicato dalla Libreria Editrice Fiorentina. 

giovedì 4 maggio 2023

Arredamenti a Casa Vallebona

Casa Vallebona è stata realizzata seguendo esattamente le indicazioni dell'Ecologia Clinica e della Medicina Ambientale. In particolare, sono stati usati come punti di riferimento due libri del Dott. William J. Rea, un cardiochirurgo che era egli stesso affetto da Sensibilità Chimica Multipla. Il Dott. Rea ha realizzato nella sua clinica le prima Unità Ambientali Controllate per accogliere i pazienti con MCS.

Il suo libro "Ottimi ambienti per un'ottima salute e creatività" spiega nel dettaglio quali materiali utilizzare per la struttura della casa, per le finiture e per la mobilia al fine di ridurre quanto più possibile il carico tossico e per evitare reazioni allergiche e di sensibilità alle sostanze chimiche.

I materiali usati nelle Unità Ambientali Controllate sono:

  • muratura a calce o cemento bianco,
  • piastrelle in gress porcellanato,
  • legno massello a basso contenuto di terpeni (come il pioppo, l’acero, il castagno, il noce, il ciliegio e il faggio),
  • vetro,
  • metalli,
  • la plastica rigida.


Il secondo libro "Successo nella camera da letto" spiega quanto sia importante dare massima priorità alla creazione di almeno una stanza completamente "bonificata" e priva di materiali che possano emettere anche le più piccole tracce di composti organici volatili di altri allergeni. 

Di solito si suggerisce di dare priorità alla bonifica della camera da letto perché il luogo dove si trascorre in assoluto il tempo più lungo della giornata.



I seguenti sono i materiali migliori secondo l'Ecologia Clinica.

Il legno

Il legno massello è in assoluto il materiale migliore perché l'Uomo si è evoluto per milioni di anni in un ambiente ricco di alberi e in case costruite con il legno. 

Solo da pochi decenni è iniziato il fenomeno della ipersensibilità e delle allergie ad alcubni legni a causa dell'uso intensivo di petrolio e di composti petrolchimici che hanno causato sensibilizzazione a sostanze, come il toluene e il benzene, che in naturano erano presenti solo in minime tracce. 

Il petrolio, infatti, non è altro che un prodotto della macerazione delle foreste antiche e in esso la presenza di terpeni è concentrata e inadatta all'Uomo. 

Per questo motivo i legni più indicati per le persone allergiche e con sensibilità alle sostanze chimiche sono quelli più "duri". A Casa Vallebona abbiamo usato solo piccole quantità di legno massello e per la verniciatura abbiamo usato uno smalto bianco a zero contenuto di VOC.

Il vetro



Il vetro è un materiale eccellente perché liscio, compatto e facilmente pulibile. Essendo poroso, però, deve essere utilizzato solo in contesti dove non venga contaminato da profumi, detersivi, fumo, ecc.

A Casa Vallebona abbiamo scelto un tavolo e una consolle in vetro con gambe di metallo che, tra l'altro, donano luce e gradevolezza agli ambienti.
 

I metalli


I metalli, soprattutto acciaio e alluminio preverniciato, sono ideali per la casa sana. 

Unica eccezzione sono i mobili in acciaio fatti su misura perché il processo di lavorazione prevede l'uso di grassi petrolchimici per la lucidatura finale delle superficie con una conseguente detersione profonda. 

Se si vuole fare un mobile in acciaio su misura è bene concordare preventivamente con l'artigiano l'uso di grassi biologici per la lucidatura, che non siano di derivazione petrolchimica, e anche l'uso di detergenti senza profumazione per la pulizia finale.
 
A Casa Vallebona abbiamo usato solo mensole in acciaio e mobili in alluminio preverniciato pronti all'uso che sono molto efficaci per riporre stoviglie, pentole, eccetera.

 




Mobili in muratura


Al fine di realizzare mobili durevoli a Casa Vallebona abbiamo fatto la scelta di realizzare quanti più possibili mobili in muratura a partire dall'angolo cottura, fino ai due armati, al mobile bagno, alla consolle per la televisione.



La plastica rigida

Anche la plastica rigida è un ottimo materiale per l'Unità Ambientale Controllata perché non rilascia odori e particolato, ma è fondamentale scegliere tipi di plastica duri perché sono quelli privi di ftalati. 

Gli ftalati, infatti, servono a rendere morbida la plastica e sono responsabili non solo di reazioni di ipresensibilità, ma anche di rischio cancerogeno.

Le plastiche rigide inodore sono idonee e permettono di conservare abiti, cibi, libri, con il vantaggio di preservare dal rischio di umidità.

A Casa Vallebona abbiamo scelto diversi tipi di sedie con struttura in metallo e seduta in plastica, che è più calda e confortevole del metallo.


@ Casa Vallebona

Per saperne di più puoi leggere il libro di Francesca Romana Orlando "La casa della buona salute" (Libreria Editrice Fiorentina, 2022) disponibile nelle librerie online e su ordinazione in qualsiasi libreria fisica.



domenica 30 aprile 2023

Primavera a Casa Vallebona

Ogni stagione ha i suoi aspetti positivi. La Primavera a Vallebona è un periodo straordinario perché è possibile vedere i primi fiori spuntare, margherite, camomilla, violette, ma anche le speciali orchidee di questo territorio per le quali è stato creato il Parco dei Monti Lucretili.

In questo periodo le temperature dolci permettono di pranzare all'aperto e di stare sotto il sole, senza ombrelloni. Nel cielo si vedono spesso le poiane volare con i loro piccoli perché hanno il nido su Monte Castellano, il monte sopra Vallebona. 


Tra Maggio e Giugno, quando non è ancora troppo caldo per loro, si sente il piacevole canto degli usignoli. Se si mette in casa della musica è facile vedere arrivare sul davanzale della finestra qualche usignolo che risponde al richiamo musicale, è un vero spettacolo.

Le temperature dolci sono perfette anche per fare trekking. Non serve prendere l'auto se si vuole andare in uno dei sentieri vicini, come quello che va a monte Castellano, quello che va alla Morretta o alle Pratarelle. 

Le foto mostrano il verde intenso tipico di questo periodo, in cui il caldo e il terreno umido permettono la crescita di prati floridi, come nella campagna inglese.




martedì 21 marzo 2023

Tivoli

45 minuti

Da Orvinio bisogna andare a Licenza ea Vicovaro per raggiungere l'autostrada principale A24 in direzione Tivoli.











Villa d’Este  

La villa è stata dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO e rappresenta un esempio unico di giardino italiano. Il palazzo è stato disegnato dall’architetto Pirro Logorio che iniziò i lavori nel 1550 su commissione del Cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Lucrezia Borgia. Il cardinale, frustrato perché non era stato eletto papa, volle realizzare questo palazzo per rivivere i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau e per vedere rinascere la magnificenza dell’antica Villa Adriana di epoca romana.

Appena si entra nel palazzo si arriva ad una scalinata che porta al salone di rappresentanza. Da qui si raggiunge l'Appartamento Nobile famoso per i suoi affreschi del tardo manierismo romano.

La villa è caratterizzata da un bellissimo giardino ricco di fontane che creano dei teatri d'acqua. Da notare la Fontana del Bicchierone - opera di Gian Lorenzo Bernini - la Fontana degli Uccelli, la Fontana dell'Organo, i ninfei, le grotte, i giochi d’acqua e le cosiddette "fontane musicali” che valorizzano le armonie dell’acqua per creare giochi musicali.

La Villa era quasi completata alla morte di Ippolito d’Este nel 1572. Dopo altri interventi nel XVII secolo, seguì un periodo di decadenza. Fu il cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe a farla rivivere ospitando artisti come il musicista Ferenc Liszt (1811-1886). 

Acquisita dallo Stato italiano, fra gli anni Venti e Trenta del Novecento la Villa fu restaurata e aperta al pubblico.

Per maggiori informazioni sulle visite telefono: +39 0774 332920 e sito: https://www.visittivoli.eu/le-ville/villa-d-este&lang=IT

Visita virtuale: https://www.visittivoli.eu/le-ville/villa-d-este&lang=IT


















Villa Adriana

Dista 11 minuti da Villa d’Este

Villa Adriana è era la residenza suburbana dell’Imperatore Adriano. Servirono circa vent’anni per costruirla: tra il 118 e il 138 d.C.
L’imperatore scelse questa posizione per la sua villa per la grande ricchezza d’acqua e per la vicinanza con Roma, (solo 28 chilometri). 
La Villa è considerata la regina delle Ville imperiali dell’antica Roma per l’imponente grandiosità dell’architettura, rappresentava una vera e propria città, estesa su un’area di circa 120 ettari. È costituita da un complesso di edifici classici che combinano elementi architettonici egizi, greci e romani. Oltre al Palazzo imperiale, vi erano templi, biblioteche, teatri, terme, ninfei, l’odeon, l’arena, l’accademia e poi parchi, magazzini e alloggi per la servitù e le guarnigioni. 
Nel Rinascimento la villa di Adriano rappresentava un esempio di ispirazione classica per l’uso delle statue e dei giochi d’acqua.
Ingresso gratuito prima domenica del mese.
Per maggiori informazioni: https://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/132


















Parco di Villa Gregoriana

Villa Gregoriana a Tivoli permette di fare una passeggiata di circa un paio di ore tra boschi, sentieri, scalini nella roccia, cascate e i resti della Villa del console romano Manlio Vopisco, ma anche i templi romani tra cui quello celebratissimo Tempio di Vesta.
Il parco è frutto di un progetto di ingegneria idraulica voluto nel 1832 da papa Gregorio XVI per contenere le continue esondazioni dell’Aniene, incanalando le sue acque in un doppio traforo scavato nel monte Catillo e ingrossandole poi artificialmente dando così vita ai 120 metri di salto della nuova Cascata Grande, che è la seconda più alta in Italia dopo le Marmore. 
Il parco subì un degrado e nel 2005 venne riaperto al pubblico grazie al FAI. e oggi si possono di nuovo percorrere gli antichi sentieri liberati dai rovi.
Orario 10-18,30
Per informazioni telefono 0774-332650 e sito: https://fondoambiente.it/luoghi/parco-villa-gregoriana























Subiaco

45 Minuti

Subiaco si trova a circa 45 minuti d'auto da Orvinio. Si segue la Via Licinese verso Percile, poi si passa Licenza e si arriva a Vicovaro sulla Via Tiberina, dove bisogna girare a sinistra (di fronte si vedono il fiorista e la macelleria, qui si svolta a sinistra). Dopo un chilometro sulla destra si trovano indicazioni per Subiaco.











Monastero  di San Benedetto

Il Santuario del Sacro Speco di Subiaco sul Monte Taleo custodisce uno dei luoghi più sacri della spiritualità benedettina: la grotta dove il giovanissimo San Benedetto da Norcia visse da eremita, seguendo l’esempio dei padri anacoreti, all’inizio del VI secolo. 

La Grotta di San Benedetto divenne luogo di culto già a partire dal VI secolo, ma solo nella seconda metà dell’XI secolo è stata creata la struttura attuale che è caratterizzata dall’equilibrio fra natura, architettura e roccia.

Oggi il Monastero si compone di due chiese sovrapposte e di molteplici piccole cappelle. 

Si raccomanda di osservare il primo antico ritratto esistente di San Francesco d’Assisi, pellegrino che raggiunse Subiaco nel 1223 al seguito del Cardinale Ugolino, futuro papa Gregorio IX. L’antico refettorio custodisce invece uno straordinario affresco del Trecento dell’Ultima Cena , recentemente restaurata.

Per maggiori informazioni: https://monasterosanbenedettosubiaco.it/monastero/

Si consiglia di andare nei giorni feriali perché la domenica alcune parti del monastero sono chiuse per le funzioni religiose.














Monastero di Santa Scolastica

Il monastero si trova a 510 metri di altezza e per secoli ospitò eremiti e monaci che si dedicavano alla contemplazione e alla preghiera. Per questo la zona è nominata “valle santa”.

Il monastero è formato da un complesso di edifici costruiti in epoche e con stili diversi. All’ingresso si legge la scritta “Ora et Labora” che porta al primo chiostro rinascimentale del secolo XVI. Da qui si arriva in un secondo chiostro, il “Chiostro Gotico” del secolo XIV ed, infine, al terzo, nominato “Chiostro Cosmatesco”, del secolo XIII. 

Il Campanile è del XII secolo e la Chiesa attuale è della fine del 1700. 

Il monastero ebbe il periodo di maggiore splendore tra il secolo XI e il secolo XIII. Nel 1465 i due chierici tedeschi A. Pannartz e C. Sweynheym vi impiantarono la prima tipografia italiana, che arricchì la Biblioteca

Per maggiori informazioni: https://benedettini-subiaco.org/index.php/monastero-santa-scolastica

Il Laghetto di San Benedetto e la villa di Nerone

Il laghetto di San Benedetto è il più piccolo del Lazio e si trova a circa 2,5 km da Subiaco, nella boscosa Valle dell’Aniene, all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Il lago è caratterizzato da una fragorosa cascata e si trova a pochi minuti dal Monastero di Santa Scolastica. 

Nello stesso giorno si possono visitare anche i due Monasteri benedettini (Il Sacro Speco e Santa Scolastica). 

Per maggiori informazioni: https://www.lazionascosto.it/laghi-piu-belli-visitare-vedere/laghetto-di-san-benedetto/


lunedì 20 marzo 2023

Praterelle: il giardino delle orchidee

Andando da Orvinio verso Scandriglia, lungo la via Provinciale, si incontra il giardino delle orchidee in località Pratarelle. 

Sulla destra c'è un bellissimo fontanile in pietra al centro di un pianoro ventoso, mentre sulla sinistra c'è l'accesso al giardino, riconoscibile dal cartellone del Parco Monti Lucretili, dove cresceono le orchidee spontenee.

Da Casa Vallebona si consiglia di arrivare al giardino a piedi con una passeggiata di 10-15 minuti.

Questa sotto è la vista che si gode proprio dal giardino delle orchidee.

 








Percile e i suoi laghetti

Per raggiungere il centro del paese di Percile ci vogliono 15 minuti di macchina. Si può andare in macchina verso il lago ma bisogna essere consapevoli che non è una strada asfaltata. Poi ci sono circa 30 minuti a piedi per i laghi di Percile. C'è solo una strada pedonale quindi è molto facile arrivarci.

Il centro storico di Percile

Sembra che il nome di "Percile" derivi dalla romana gens Porcia.

La città fu sicuramente abitata in epoca romana e la conosciamo da una stele marmorea di una bambina di circa 7 anni sulla quale si raccontano vari personaggi locali.

In età romana classica le case di Percile erano raggruppate in Villae e Pagus.

La prima notizia certa del paese risale al 314 - 335 nella biografia di San Silvestro I.

Nel X secolo furono costruiti castelli intorno alla città per aiutare a difendere le città circostanti.

I due laghi denominati "Lagustelli"

Ci sono due laghi: il principale molto facile da vedere e da raggiungere e un secondo più piccolo che si può raggiungere camminando nel bosco.

Il lago più grande, con un diametro di quasi 120 metri, si chiama Fraturno mentre quello più piccolo, situato a pochi metri di distanza, si chiama Marraone. I laghi sono circondati da una rigogliosa vegetazione composta da salici, canneti e querce. Di una certa importanza è anche la fauna composta da bisce d'acqua, anfibi, carpe e tinche.

Nei laghi non si può nuotare sia per motivi di sicurezza sia perché è un'area protetta per la fauna.